martedì 24 febbraio 2009

Con questo post e con il video ICE DREAM, apriamo una sezione nuova del blog:

La POST PRODUZIONE.

Tratto da Wikipedia:

"La post produzione è l'ultima fase della produzione cinematografica. Segue la lavorazione, in cui il film viene girato, e precede la distribuzione al pubblico del prodotto finito.

La post produzione è composta di una serie di differenti processi, riguardanti sia la parte visiva che quella sonora. In questa fase è fondamentale la figura del direttore di edizione, che coordina i lavori e al quale competono anche i titoli di testa e i titoli di coda. Egli inoltre, organizza le proiezioni di prova, gestisce i rapporti con le varie aziende specializzate, si occupa di alcune questioni legali, fino alla spedizione del film ai distributori. Le componenti principali della post-produzione sono:

  • il montaggio del film (con la moviola o più comunemente con le tecniche digitali);
  • la registrazione delle musiche, nel caso non siano già pronte o si voglia sincronizzarle alla perfezione col film montato (ad esempio per sottolineare una scena importante);
  • la creazione degli effetti speciali visivi (ad esempio utilizzando le tecniche di computer animation);
  • l'aggiunta degli effetti sonori, eventualmente facendo intervenire un rumorista;
  • la realizzazione del doppiaggio (se necessario, come per le voci fuori campo, etc.);
  • il montaggio, la sincronizzazione e il missaggio delle varie tracce audio a formare la colonna sonora;
  • la correzione del colore (eventualmente affidata al direttore della fotografia);
  • il taglio del negativo e la stampa della copia definitiva, quella poi usata per creare le copie da distribuire (ma anche in questa fase si sta iniziando ad utilizzare il digitale);

Tutte queste procedure messe assieme richiedono spesso molto più tempo di quello impiegato a girare il film. Nel caso di film con molti effetti speciali, possono essere impegnati in questa fase centinaia di tecnici altamente specializzati."

Orbene. L'esaustiva spiegazione che Wikipedia ci da del termine «POST PRODUZIONE», è chiaramente sbilanciata verso la cinematografia vera e propria, dalla quale riconosco di distare ancora qualche di miglilaio di anni luce almeno. Ma visto che non mi manca una certa ambizione didattica, unita modestamente ad uno sconfinato desiderio di imparare, per questo post prendo della spiegazione solo ciò che più si confà al mio attuale livello di conoscenza e di esperienza nel campo. E cioè la fase cosidetta del "MONTAGGIO", che comprende comunque al suo interno alcune delle voci menzionate nel soprascritto elenco di WIKIPEDIA. Nelle mie passate esperienze al riguardo, ho imparato una cosa a mio avviso basilare; e cioè che quando ci si appresta ad eseguire l'assemblaggio di una qualsivoglia sequenza di immagini, la prima domanda da porsi è la seguente:

"che cosa vogliamo trasmettere a tutti quelli che avranno la (s)fortuna di vedere la nostra creazione finale?"

A seconda della risposta che ci daremo, potremo scegliere quale tipologia di montaggio è più adatta all'ottenimento del risultato che ci siamo prefissati.

Ma entriamo nello specifico.

Nel caso di "Ice Dream", ad esempio, il video del link allegato, Oliviero mi ha chiesto di dargli una mano nella realizzazione di una clip che presentasse al suo affezionato pubblico l'ultima (solo in ordine cronologico, non in senso assoluto del termine) "fatica" dell'UOMO CON LE ALI, come viene ormai soprannominato nell'ambiente. Ho accettato molto volentieri perchè l'idea mi ha stuzzicato parecchio, soprattutto per la passione con la quale me l'ha presentata, corredata inoltre di una traccia audio già selezionata e di uno storyboard "mentale" abbastanza definito. Nel discutere il tipo di montaggio che avrebbe preferito, ci siamo trovati daccordo sin da subito su di un particolare: una traccia audio così - Bring me to life, Evanescence, Wind-Up Records, 2003 - avrebbe reso l'effetto prefissato soprattutto se abbinata ad un montaggio "sincronizzato", capace cioè di mettere in evidenza con le immagini la mutevole ritmica del brano, dall'introduzione più lenta fino ai cambi rapidi di battuta della parte centrale.

Stabilito questo, abbiamo cominciato con il riversare il girato delle cassette (generate da due diverse telecamere di tipo Handicam mini-dv), dando contemporaneamente un'occhiata preventiva alle immagini. Dopodichè siamo partiti con il montaggio vero e proprio, scegliendo dapprima la titolazione iniziale, poi tutta la successione delle immagini con i vari effetti e, infine, la titolazione finale.

Certamente è stato un lavoro lungo e laborioso, nonostante la brevità del montato finale. Un'opera di certosina e maniacale ricerca del millesimo di secondo più adatto per lo stacco o l'effetto. Ma come tutti i lavori che richiedono grande fatica, anche questo, alla fine, ci ha regalato grandi soddisfazioni.

Per concludere, in questo caso soprattutto, mi preme ricordare a chi legge i miei post che non ho alcuna velleità di tipo scolastico; nessuna pretesa di "INSEGNARE"; anche perchè, forse, ho appena cominciato ad "IMPARARE". Questo spazio, dunque, rimane vivo con l'unico ed esclusivo intento di portare la mia esperienza a tutti coloro cui possa interessare, senza alcuna presunzione nè tantomeno superbia. Quindi, chiunque non fosse daccordo con quello che scrivo, o trovasse degli errori rispetto alla propria esperienza, o volesse solo lasciare un consiglio "per completezza", è liberissimo di farlo. Se l'obiettivo che mi propongo è di essere di una qualche utilità (anche piccola) per qualcuno, allora non posso essere tanto ipocrita da non considerare l'importanza del detto popolare "l'unione fa la forza".

Aspetto i vostri commenti, se vorrete lasciarne.

Alla prossima e buona visione...




Specifiche tecniche

  • Videocamera utilizzata: Dato sconosciuto
  • Montaggio: Adobe Premiere Pro CS3.
  • Location: Malga Sorgazza, Val Sugana
  • Condizioni atmosferiche: Sole, freddo e leggermente ventoso.
  • Colonna sonora: Bring me to life, Evanescence, Wind-Up Records, 2003

lunedì 9 febbraio 2009

la mia XL2: primo appuntamento

Bene.
Direi che è giunto finalmente il momento di cominciare ad addentrarci, con la dovuta delicatezza ed umiltà, in quello che vorrebbe diventare l'argomento trainante di questo nostro blog. E cioè

la VIDEOCAMERA MINI-DV CANON XL2.

Prima di tutto, un breve accenno sul perchè della mia scelta.
Partiamo dall'inizio.
Quando ho deciso di passare ad una attrezzatura un pochino più "professionale", la mia prima domanda è stata:
«Cosa offre il mercato, in questo momento preciso?»
La risposta, come di mia consuetudine ultimamente, sono andato a cercarla sul web, digitando molto semplicisticamente la composizione verbale "VIDEOCAMERA PROFESSIONALE" su Google. Il primo tentativo, però, mi ha portato a visionare siti che trattavano quasi esclusivamente videocamere il cui costo eccedeva di qualche zero il mio budget "modestamente contenuto", definiamolo così.
Allora mi è venuta un'altra idea: sono entrato nel sito di ebay ed ho digitato nel campo di ricerca la stessa composizione verbale utilizzata precedentemente; una volta materializzatosi l'elenco dei risultati, non mi è rimasto altro da fare che metterli in ordine di costo. A quel punto, pazientemente, sono andato a trovarmi le pagine che contenevano le videocamere con un prezzo accessibile al mio portafogli, riuscendo così a farmi un'idea piuttosto precisa dei vari modelli presenti sul mercato - sia nuovi che usati -, e dei relativi costi e caratteristiche.
Certo: non proprio un sistema professionale di ricerca, penserete voi. Ma io sono un tipo molto pratico e, visto il risultato ottenuto ora come ora, posso dire che è stato un sistema molto efficace.
Ma torniamo a noi. Nello scorrere le mignature delle varie videocamere in vendita, ecco che l'occhio mi cade improvvisamente su una macchia bianca tra le tantissime nere presenti. Mi soffermo, apro l'annuncio e mi ritrovo così ad ammirare affascinato l'accattivante sagoma della Canon XL2. Devo ammetterlo: è stato amore a prima vista. Il classico "colpo di fulmine", insomma. L'estetica "scenica" della XL2 non perdona.
Da quel momento in poi è cominciata tutta una luuuuuuunga serie di ricerche, che mi ha portato a racimolare una meticolosa raccolta di informazioni, opinioni, recensioni, discussioni, valutazioni ed
elucubrazuioni, favorevoli tante ma anche contrarie, sulla madrina della categoria Mini-DV di casa Canon. E non solo.
La mia scelta, a quel punto, devo dire che non è stata poi più di tanto difficile. Nonostante l'incombente ombra del futuro passaggio all'HD, infatti, con la conseguente presenza sul mercato di videocamere HDR a prezzi molto competitivi, la XL2 mi è comunque sembrata la più adatta ale mie esigenze "hobbystiche", con la non trascurabile possibilità, inoltre, di poter imparare la ripresa "professionale" usando una macchina completamente regolabile in ogni suo parametro.
Detto fatto, dopo aver comunque valutato anche tutte le altre possibili ipotesi, mi sono proiettato alla ricerca di un buon "usato", visto che il nuovo rimaneva comunque sempre fuori budget per me, entrando così in contatto diretto con moltissimi videomakers, professionisti o per passione, che stavano vendendo la propria XL2 per passaggio all'HD. Ed è proprio da loro che ho tratto ancora maggior entusiasmo verso la decisione finale di acquistare questa "vecchietta" - visto che è in circolazione da ormai quattro/cinque anni - con qualche inevitabile difetto ma anche con infiniti pregi. E dopo svariati tentativi, il giorno 21 di Novembre 2008, sono finalmente riuscito ad acquistarne una, presso uno studio di produzioni video.
Una XL2 di quattro anni di vita, portati davvero egregiamente, con 200 ore di girato certificate dal centro assistenza Canon e con una quantità tale di accessori (grandangolo 3x compreso) da permettermi di non spendere altri soldi per almeno un anno.
Mi viene da dire solo «grazie Andrea», non solo per l'onestà nella transazione, ma anche e soprattutto per la disponibilità dimostratami anche in seguito.
Ma ora veniamo alla spiegazione del video postato in questo spazio:
era l'ultimo week-end di Novembre 2008, a cavallo con il mese di Dicembre. Mi trovavo sul Lago di Garda, in occasione del mensile fine settimana dai genitori di Alessia, la mia futura sposa. Era mattina, circa le 10.00, quando da dietro la catena montuosa del Monte Baldo vedo spuntare i primi raggi del sole. Il momento andava sfruttato, visto che d'inverno la luce non è molta e nemmeno molto favorevole per delle riprese, dalla terrazza di casa Norbis.
Apro la valigetta, prendo la videocamera tra le mani e comincio a sudare copiosamente per l'emozione. Avevo letto molto, questo sì. Ma in quel momento mi sono reso conto che non conoscevo niente, o quasi, della macchina che avevo in mano. Ricordavo solo che, posizionando il selettore rotativo delle funzioni in "M", la videocamera fungeva in tutto e per tutto da Handicam, settandosi completamente in automatico. Detto fatto. Scacciando la paura di commettere qualche casino, giro il selettore in "M", imbraccio la telecamera posizionandomela sulla spalla ed esco sulla terrazza. Il freddo era piuttosto pungente, anche se il tremore delle immagini non era solo dovuto a quello. L'emozione era davvero forte, nel guardare il mondo attraverso un mirino tanto "tecnologico" e diverso da quelli usati da me fin a quel momento. Devo ammettere che, le prime sensazioni, non sono state tutte solo positive. Il peso dell'ottica, infatti, maggiore di quello del corpo della macchina e sbilanciato in avanti, non ha reso molto comodo il mio primo approccio con la camera. Ma devo anche dire che mi ci sono abituato abbastanza in fretta, nei giorni successivi. Per il resto, non ho fatto altro che cominciare a registrare quello che si poteva osservare dalla terrazza panoramica della casa di Alessia, sfruttando le bellezze silenziose del Lago di Garda e cercando di prendere confidenza e contatto con la sagoma "importante" della XL2.
Il risultato, fedele e senza ritocchi in fase di post-produzione - a parte titoli, slow-motion e transizioni - è quello che potete vedere nel video che ho messo in questo post. IL MIO PRIMO APPUNTAMENTO CON LA XL2!
Il 16:9 nativo, a 50 immagini al secondo interlacciate, da comunque un'ottima resa, anche lasciando alla macchina l'iniziativa completa sui vari settaggi.
Da qui, insomma, come si dice di solito, si può solo migliorare.
Vi aspetto dunque per i prossimi post, nei quali cercheremo di far crescere la conoscenza della XL2 nei suoi più svariati impieghi.

Come sempre, nell'area Specifiche Tecniche, trovate le caratteristiche di ripresa e montaggio del breve video.

Buona visione e non dimenticate i commenti.



Specifiche tecniche
  • Videocamera utilizzata: Canon XL2 Mini-Dv.
  • Montaggio: Adobe Premiere Pro CS3.
  • Location: Alessia's House, Piovere di Tignale (Bs), Garda Lake.
  • Condizioni atmosferiche: Soleggiato, freddo e ventoso.
  • Colonna sonora: l'unica melodia che non richieda oneri S.I.A.E...quella della natura.