martedì 27 gennaio 2009

La mia storia con la videoripresa

Correvano gli anni 90.
Correvano...già, proprio il caso di dirlo.
Era quasi un fuggire, senza soste, a perdifiato...
I meravigliosi anni delle scuole superiori...meravigliosi sempre, dal primo all'ultimo.
E proprio dall'ultimo, voglio far iniziare questo mio breve racconto.
Dal 1993.
Era il famigerato anno degli esami di maturità. Eppure non è per questo che me lo ricordo come uno dei più sofferti; bensì perchè in quell'anno, per la prima volta nella mia vita, dovetti confrontarmi con una sgradevole sensazione di insicurezza, provocata dalla subentrata mutazione dell'amato (fino a quel momento) concetto di "futuro".
All'orizzonte, infatti, niente più estati di riposo e lavoretti; niente più ultimi giorni di agosto a riprendere in mano qualcuno dei libri e degli esercizi dell'anno precedente; niente più corsa all'acquisto di diari e quaderni, con l'unica, rasserenante preoccupazione di un nuovo vecchio inizio, di un nuovo tranquillizzante anno di scuola, fatto di solite facce note (qualcuna più, qualcuna meno), con i soliti conosciuti problemi (qualcuno più, qualcuno meno).
Niente di tutto ciò, quell'anno; davanti ai miei occhi intimoriti, seduto al tavolo da gioco della vita, soltanto un ventaglio di carte mute - celate dall'impugnatura beffarda del mio implacabile quanto inevitabile avversario - dal quale sapevo di dover estrarre il jolly più importante della mia esistenza; ben consapevole che la scelta, quella volta e per la prima volta, forse, non dipendeva da altri che da me.
Ebbene....la carta che estrassi quella volta, oggi posso dirlo, fu proprio un jolly.
Un jolly a forma di "telecamera".
Nell'estate seguente alla maturità, mentre me ne stavo in attesa di ricevere notizie relative alla chiamata alle armi, ecco che il destino (o vedete voi come preferite chiamarlo) manifestò davanti ai miei occhi la sua inaspettata volontà, facendomi trovare nella buca lettere un volantino pubblicitario di una sconosciuta scuola di Milano, che organizzava un intrigante corso per OPERATORE VIDEO RVM.
Poteva essere?
Poteva davvero accadere che una delle mie tante passioni adolescenziali, quella per le riprese video, potesse addirittura rivelarsi come il progetto mancante nel mio incerto futuro?
Bhè...la risposta non si fece attendere a lungo e dopo solo pochi giorni, la mia decisione era presa: il momento di uscire dai rassicuranti confini del mio piccolo paese, per andare a conoscere qualcosa del grande mondo che mi aspettava sornione al di là delle montagne, era ormai giunto.
Milano, con i suoi corsi e le sue innumerevoli luci, nell'anno seguente si sarebbe vista popolata da un maccagnese in più (almeno nei giorni di scuola...). E maccagno, inevitabilmente, da un maccagnese in meno.

Quello che successe poi, sarebbe troppo lungo da raccontare in questo spazio.
Vi basti solo sapere che, della mia vita, ne ho fatto tutt'altro.
Ma questo non importa. Mio interesse, nel raccontarvi queste cose, è soprattutto quello di rendervi partecipi della mia esperienza, dalla quale ho potuto trarre un insegnamento fondamentale per il mio concetto di "vita": le passioni nascono e non muoiono mai.
A volte ci chiedono di essere allevate, coccolate, sostenute; a volte, invece, si lasciano accantonare da noi per lasciare spazio a qualche nuovo stimolo o entusiasmo più forte.
Ma sempre, nel corso della vita, tornano a bussare alle porte dell'animo, anche solo per ricordarci che non se ne sono andate del tutto; che sono lì, in paziente attesa, pronte ad un nostro cenno, a lasciarsi trasportare nuovamente da noi tra le tortuose vie dell'umana vicissitudine.
A trentacinque anni, non so nemmeno più quanti video io abbia fatto...
Usando le telecamere più scarse della terra, mezzi di recupero e, a volte, buone macchine.
A volte senza nemmeno averli montati, a volte invece con lavori certosini di mixaggio delle immagini e della musica, con titoli scarabocchiati a penna sulla carta.
A volte per hobby, certo; ma per un periodo di tempo piuttosto lungo anche per lavoro: quando ancora i supporti erano le SUPER VHS e, per montare, si usavano videoregistratori e mixer audio e video analogici (senza alcuna alternativa digitale....)
Insomma.
La mia passione per la videoripresa, a 35 anni, non si è ancora decisa a lasciarmi in pace. Anzi, con l'avvento della nuova teconologia mi ha dato un colpo di grazia clamoroso, convincendomi ad abbandonare tutte le altre.
Ed ora, non mi resta altro da fare che assecondarla...perchè lei vuole volare in alto...lo sento.
Ed io...voglio volare con lei.

domenica 25 gennaio 2009

Matrimonio Giacomo e Deborah, by Matteo

Il video postato di seguito, è la versione PREVIEW del mio primo filmato "matrimoniale", realizzato su richiesta di due amici che, venuti a conoscenza della mia piccola passione, mi hanno invitato a metterla a frutto per il loro giorno più importante, nella reciproca speranza di future e continuative visioni insieme.

Come potrete leggere più sotto, nell'area dedicata alle specifiche "tecniche" di ripresa e montaggio, si tratta di un video realizzato completamente con attrezzatura amatoriale.

Buona visione a tutti.


Specifiche tecniche

  • Videocamera utilizzata: Sony Handicam Mini-Dv Type DCR-TRV16E.
  • Montaggio con Pinnacle Studio Version 9.
  • Menu' iniziale e sigla realizzati con CINEMA 4D.
  • Locations:Giacomo's House, Chiesa di S.Giorgio in Runo, Camin Hotel di Colmegna.
  • Condizioni atmosferiche: GRIGIO E PIOGGIA. TANTA, TANTA PIOGGIA!